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Discussione: Serpelloni torna a casa??

  1. #41
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    Dal sito del DPA, di due giorni fa, 17 aprile 2014, la presentazione di Serpelloni di un libro anticannabis del DPA, il riassunto di tutte le notizie allarmistiche finora spacciate come "evidenze scientifiche" (cercate di non vomitare):

    http://www.politicheantidroga.it/pub...entazione.aspx

    Varianti delle piante di CANNABIS e DANNI ALLA SALUTE
    Presentazione

    Questo manuale iconografico è stato redatto al fine di fornire una rassegna suggestiva e realistica delle varie e nuove tipologie di semi di cannabis che vengono prodotte nel mondo. In questi anni sono state prodotte una quantità estremamente ampia e varia di semi di cannabis sia da un punto di vista numerico che fenotipico. Nel corso del tempo, la pianta originale è stata infatti fortemente trasformata, probabilmente sia con tecniche di ibridizzazione, coltivazione intensiva, modificazione genetica, sia mediante esposizione dei semi a radiazioni. Si è arrivati ad eliminare le piante maschili per impedire la fertilizzazione delle piante femminili che continuano così a produrre infiorescenze, ricche di resina, aumentando così le percentuali di principio attivo e dunque il quantitativo totale di THC nella pianta. Esistono online numerosi siti di produttori di semi di cannabis e di banche che pubblicizzano e vendono illegalmente e quotidianamente queste nuove varietà di ibridi diversi per morfologia, per contenuto di principio attivo e per quantità di prodotto finale ottenuto grazie, anche, a coltivazioni sempre più intensive. Per questi motivi diventano anche maggiormente difficili il riconoscimento visivo di queste piante e la loro identificazione ad opera delle Forze dell'Ordine che lavorano per il controllo delle sostanze stupefacenti. In tal modo, viene quindi facilitata la coltivazione illegale della cannabis. Il monitoraggio web ha mostrato come sia possibile ottenere una grande quantità di informazioni sui semi di cannabis che riguardano le più svariate tematiche, tecniche di coltivazione (indoor e outdoor), diverse tipologie di semi, strumenti necessari per la loro coltivazione e il loro consumo, ecc. Pertanto, il Dipartimento Politiche Antidroga, nell'ambito delle attività del Sistema Nazionale di Allerta Precoce, si è dotato di un'unità di monitoraggio web con il compito di osservare periodicamente e sistematicamente i siti che vendono semi di canapa, mediante ricerche effettuate via internet volte a verificare la disponibilità delle sempre nuove e molteplici tipologie di semi di cannabis commercializzate tramite la rete web e disponibili in spazi denominati "Seed shops". È importante sottolineare che le descrittive e le immagini riportate, limitatamente alle informazioni recuperabili tramite Internet, sono da ritenersi non di tipo scientifico ma specificatamente di tipo divulgativo - informativo perché quasi sempre fornite dal produttore stesso che commercializza tali semi. Pertanto, esse sono da ritenersi indicative poiché non validate scientificamente, né provenienti da fonti istituzionali controllate. Tuttavia, si ritiene importante presentare i risultati della ricerca svolta al fine di sistematizzare e rendere visibile ciò che circola su web e che costituisce materiale a cui ogni navigatore della rete viene esposto utilizzando Internet, ma anche per raccogliere le immagini che rappresentano le piante cresciute dai semi di cannabis e che, proprio per la loro varietà, risultano di sempre più difficile identificazione. Si intende, quindi, fornire uno strumento utile a tutti coloro che per professione o interesse intendono approfondire le proprie conoscenze sul tema dei semi di cannabis e delle piante che essi generano, ribadendo che quanto qui riportato costituisce solo una parte delle informazioni disponibili e che periodici aggiornamenti saranno necessari per stare al passo con un fenomeno estremamente rapido e mutevole. Inoltre, voglio ricordare i principali effetti negativi e i danni che la cannabis provoca sull'essere umano, oltre ad alcuni aspetti importanti necessari a comprendere come le proposte di legalizzazione non trovino razionale scientifico né dal punto di vista scientifico, né da quello della programmazione sanitaria. Gli studi scientifici più accreditati hanno dimostrato da anni che la cannabis è una sostanza psicoattiva, neurotossica e pericolosa per la salute mentale e fisica propria ed altrui. I danni maggiori sono quelli derivanti dall'uso precoce (adolescenziale) di questa sostanza nel momento in cui il cervello si trova nella delicata fase di sviluppo e maturazione celebrale che termina dopo i 21 anni. Per valutare quindi se e quanto sia ragionevole proporre la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati quindi bisogna anche comprendere quali siano i danni scientificamente dimostrati che queste droghe fanno sull'individuo perché solo in questo modo se ne può percepire la reale pericolosità, sia che la sostanza venga resa legale o che resti illegale, conserva pienamente. In sintesi, possiamo ricordare che la scienza ha dimostrato quanto segue:

    La cannabis interferisce e modifica la normale maturazione cerebrale degli adolescenti, modifica la loro personalità e la loro capacità decisionale.
    Da conseguenze tanto più gravi quanto più precoce è la prima assunzione e quanto è più frequente e duratura.
    Crea un deficit dell'attenzione, della memorizzazione e quindi dell'apprendimento.
    Da difficoltà di concentrazione.
    Chi ha usato cannabis in adolescenza può perdere fino a 8 punti di quoziente intellettivo (Q.I.) in età avanzata (38 anni) rispetto a chi non l'ha usata.
    Altera le percezioni e l'interpretazione della realtà.
    Riduce la capacità di autocontrollo, la capacità di giudizio e la stima del pericolo.
    Riduce la motivazione ad impegnarsi ed affrontare i problemi.
    Riduce il rendimento scolastico e lavorativo.
    Riduce i tempi di reazione e fa aumentare la probabilità di avere incidenti stradali e sul lavoro.
    Altera il coordinamento psicomotorio.
    Crea patologie respiratorie.
    Crea disturbi sessuali.
    Produce danni e condizioni di rischio per la salute mentale (schizofrenia e stati dissociativi, disorientamento spazio-temporale, ansia generalizzata e somatizzata, disforia, attacchi di panico).
    Nelle persone vulnerabili aumenta il rischio di evolvere verso l'uso e la tossicodipendenza da cocaina o eroina.
    Crea dipendenza.
    È in grado di creare alterazioni genetiche sul DNA.
    Altera il normale sviluppo neurologico del feto nelle madri assuntrici.
    Fa aumentare la probabilità di commettere violenze e atti criminali.
    La gravità dei danni risente anche della sempre maggiore concentrazione di principio attivo presente nei prodotti e l'uso contemporaneo di altre droghe sinergizzanti e di alcol.
    Nel valutare le pericolosità e quindi la ragionevolezza di non introdurre distinzioni non scientificamente accettate per le droghe quali quella "leggere/pesanti", vanno anche ricordati i vari aumenti di rischio che la cannabis e i sui derivati sono in grado di produrre ed in particolare:

    Aumento del rischio di evolvere verso l'uso di eroina e cocaina (oltre il 90% delle persone tossicodipendenti da eroina hanno iniziato con la cannabis)
    Aumento del rischio di morte per incidenti stradali di 8.2 volte (95% CI 6,3-10,5)
    Aumento del rischio di morte per suicidio di 5,3 volte (95% CI 3,3-7,9)
    Aumento del rischio di morte per omicidio/violenza: 3,8 (95% CI 1,5-7,9)
    Aumento del rischio di morte per cause naturali 2,8 (95% CI 2,0-3,7)
    A questo proposito va sottolineato inoltre che la grande maggioranza di incidenti stradali mortali dovuti a guida sotto l'effetto di sostanze è dovuto proprio alla cannabis. Inoltre, recenti studi hanno dimostrato che chi fa uso di cannabis prima dei 18 anni può avere una perdita di Q.I. (quoziente intellettivo), con un declino neuropsichico anche di 8 punti dopo 20 anni. In un era di grande concorrenzialità tra Stati e di forte espansione delle capacità tecnologiche e delle scienze, che conseguenze avrebbe anche su questi aspetti una perdita così importante di potenziale intellettivo nelle giovani generazioni? Fette di popolazione dedite all'uso di cannabis inciderebbero sicuramente negativamente anche sulla capacità competitiva del nostro Paese. Ben 18 società scientifiche in Italia hanno dichiarato che questa sostanza è pericolosa per la salute in quanto neurotossica e quindi da evitarne l'uso voluttuario, oltre che farne un uso medico limitato ed attento. Ma quando si parla genericamente di cannabis, od erroneamente e strumentalmente di droghe "leggere", non si vuole tenere conto di che cosa si trova sul mercato oggi e della domanda (e quindi dell'offerta delle organizzazioni criminali) che esiste. Da qualche anno, infatti, viene proposta dal mercato, perché richiesta dai consumatori, un tipo di cannabis sempre più potente e con effetto fortemente dissociativo. Normalmente, infatti, nella cannabis si trova dal 3 al 5% di principio attivo (THC): tuttavia, oggigiorno sono disponibili piante appositamente modificate e coltivate con tecniche violente di cultura intensiva che arrivano anche al 55% di principio attivo, con contemporanea perdita di altri principi attivi proteggenti, quali il CBD. La gravità dei danni e la forte dipendenza che si possono generare risentono anche della maggiore concentrazione di principio attivo presente nei prodotti, oltre all'uso contemporaneo di altre droghe sinergizzanti e di alcol, che oggi rappresenta purtroppo un comportamento molto frequente. Quale cannabis andremmo a legalizzare? Quella a bassa concentrazione di THC (non più richiesta dai consumatori) o quella altamente tossica ma richiesta, ad alto contenuto di principio attivo? Il problema legato all'assunzione di cannabis è diventato ormai un vero problema di sanità pubblica e soprattutto mentale da non sottovalutare, che ha portato a registrare, oltre all'aumento delle patologie psichiatriche droga correlata (quali la schizofrenia), anche i ricoveri in condizioni di emergenza presso i pronto soccorsi (fonte dati SDO del Ministero della Salute). Il 16% dei ricoveri per intossicazioni acute da droghe nella popolazione generale è dovuto alla cannabis. Tale dato sale al 44,2% se esaminato nella fascia dei minorenni. In Europa tale percentuale nella popolazione generale è del 22% (fonte EMCDDA). Alla luce di tutto ciò, quanto "leggera" è una droga che produce una quantità così elevata di ricoveri ospedalieri in condizioni di emergenza? Un altro importante fattore da tenere in considerazione è quello relativo al fatto che legalizzare una sostanza psicoattiva (e quindi farne aumentare la disponibilità e l'accessibilità), fa sempre aumentare il suo consumo e il numero di persone che la usano. Esattamente come è stato per l'alcol e per il tabacco. Aumenteranno quindi (e già esistono dati scientifici su questi aspetti) anche i ricoveri e la necessità di cure, gli incidenti stradali droga correlati, gli incidenti professionali, le violenze droga correlate, le persone con patologie psichiatriche droga correlate ma anche quelle (particolarmente vulnerabili) che svilupperanno percorsi evolutivi (come dimostrato da studi di neuroscienze anche su modelli animali) verso l'uso di cocaina od eroina. È noto infatti che oltre il 90% delle persone vulnerabili dipendenti da eroina ha cominciato con la cannabis. Inoltre, è da ricordare che non esiste alcuno studio né evidenza scientifica che dimostri che la legalizzazione sia in grado di ridurre efficacemente gli introiti delle organizzazioni criminali ed è illusorio (anche se suggestivo) pensare che legalizzare la sola cannabis possa avere un significativo impatto sugli introiti delle mafie, che vivono soprattutto della vendita di eroina, cocaina, metamfetamine ed adesso anche di altre 300 nuove droghe sintetiche vendute via internet. Tali organizzazioni criminali trafficano e commerciano in vari tipi di droghe: legalizzando uno solo di questi prodotti, quale la cannabis, non si produrrebbero danni commerciali rilevanti tali da mettere in crisi le organizzazioni, come dimostrato anche da studi statunitensi in merito, producendo per contro nuovi costi sanitari e sociali. Il Dipartimento Politiche Antidroga ha utilizzato diverse fonti di dati sugli attuali consumi di droghe ed in particolare di cannabis in Italia, per determinare con una modellistica matematica il reale impatto finanziario che si potrebbe produrre sugli introiti delle mafie con la legalizzazione della cannabis. I dati dimostrano che l'impatto, in tutti e tre i diversi modelli, non supererebbe nel concreto il 5% degli attuali introiti totali, compresi quelli legati al mercato illegale delle droghe (sostenuto soprattutto dalla vendita di cocaina, eroina, amfetamine, ecc.) ma, come ricordavano molto bene i giudici Falcone e Borsellino, le mafie hanno anche altri e più importanti introiti derivanti soprattutto dalle estorsioni, dalla prostituzione, dal gioco illegale, dal traffico delle armi e da tante altre attività che portano a produrre, secondo alcune stime, fino a 150 miliardi di euro all'anno. Le organizzazioni criminali quindi sarebbero perfettamente in grado, in termini competitivi, di ammortizzare e contrastare questa offerta competitiva della Stato diminuendo i prezzi e diversificando le offerte, lasciando però allo Stato l'onere dei costi sanitari e sociali per curare le persone tossicodipendenti. Per creare un minimo impatto finanziario dovremo quindi legalizzare anche tutte le altre droghe? Come verrebbe poi regolamentato il fatto che persone guidino una macchina, un autobus, un treno o lavorino sotto l'uso di sostanze stupefacenti psicoattive ma perfettamente legali, non potendole quindi sanzionarle? E chi pagherebbe i costi sanitari aggiuntivi derivanti dall'aumento dell'uso? La legalizzazione non può essere quindi una soluzione, ma solo un modo per creare un ulteriore problema sanitario e sociale e sarebbe solo un grande favore fatto alle mafie e a quelle industrie che già sfruttano questa negativa opportunità. Come diceva il giudice Borsellino: "pensare di legalizzare è da dilettanti di criminologia". Lo Stato quindi non può chiedere ai cittadini che con le loro tasse paghino, oltre che la produzione di droga legale, anche i costi sanitari e sociali aggiuntivi che si produrrebbero dalla legalizzazione che non verrebbero comunque coperti dalle entrate in tasse, così come è per il tabacco e per l'alcol, in tutto il mondo. Infine ci dobbiamo semplicemente chiedere: ma la legalizzazione di chi fa gli interessi? A chi porterebbe vantaggi? Alla salute del cittadino e alla sua sicurezza oppure a potenti lobbies, comprese quelle del tabacco, che vogliono trarre profitto anche da questo nuovo mercato già soprannominato, nelle borse di tutto il mondo, il nuovo "oro verde"?

    Giovanni Serpelloni
    Capo Dipartimento Politiche Antidroga
    Presidenza del Consiglio dei Ministri



    Marzo 2014

  2. #42
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    EVVAIII ce l'ho fattaaa!!! non credevo di riuscirci, l'istinto di sopravvivenza mi diceva di smettere , ma alla fine...l'ho letto tutto!
    -fumo troppi joints...pensavo di smettere...poi ho pensato di smettere di pensare di smettere...e di fumarci su...

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  3. #43
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    Tra le tante cavolate scritte nell'infinito post di pawan, vorrei sottolineare quanto indietro siano questi proibizionisti, lo scrivono pure...che ridicoli...sia la prostituzione che il gioco andrebbero legalizzati.


    Non sapevo dove postare lo metto qui semmai qualche mod sposterà il messaggio. http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7690
    Come già detto ieri la Giuditta in questione è una bugiarda e (spero per lei, ma neanche tanto) finta ignorante, che vergogna, comunque ovvio che con questo governo non abbiamo speranze, ovvio che ncd(sembra il partito pro mafia(non che gli altri siano molto meglio)) fara di tutto pur di non farci felici a noi fumatori, e fara di tutto pur di non fare sgarbi troppo grossi al mercato nero.
    Ultima modifica di cozzaro; 19-04-14 alle 09:07

  4. #44
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    Io non ho avuto la forza di Sifone e non sono riuscito a leggere tutta quella marea di falsità. Ma non possiamo fare una denuncia o meglio una classe action nei confronti di questo bugiardo-diffamatore? Tanto gli studi veri dimostrano tutto il contrario di quello che dice.
    L'erba del vicino è sempre più verde
    .
    Ma la mia è più buona perche faccio un buon flush Hidden Content

  5. #45
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    Citazione Originariamente Scritto da cozzaro Visualizza Messaggio
    Tra le tante cavolate scritte nell'infinito post di pawan, vorrei sottolineare quanto indietro siano questi proibizionisti, lo scrivono pure...che ridicoli...sia la prostituzione che il gioco andrebbero legalizzati.


    Non sapevo dove postare lo metto qui semmai qualche mod sposterà il messaggio. http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7690
    Come già detto ieri la Giuditta in questione è una bugiarda e (spero per lei, ma neanche tanto) finta ignorante, che vergogna, comunque ovvio che con questo governo non abbiamo speranze, ovvio che ncd(sembra il partito pro mafia(non che gli altri siano molto meglio)) fara di tutto pur di non farci felici a noi fumatori, e fara di tutto pur di non fare sgarbi troppo grossi al mercato nero.
    non ho parole, solo rabbia e profondo odio verso quei terroristi in giacca e cravatta!!!

  6. #46
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    Io la lettura l'ho interrotta prima ... perchè ho appena mangiato ..
    Pertanto, esse sono da ritenersi indicative poiché non validate scientificamente, né provenienti da fonti istituzionali controllate
    ah, ecco il problema: informazioni libere e non controllate dal governo...

    ribadendo che quanto qui riportato costituisce solo una parte delle informazioni disponibili e che periodici aggiornamenti saranno necessari per stare al passo con un fenomeno estremamente rapido e mutevole
    rapido e mutevole ?!?!
    ma se è sostanzialmente (esteriormente) la stessa pianta da qualche migliaio d'anni!!


    Giovanni Serpelloni
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    che uomo piccolo!

    ha pubblicato tutta quella pappardella per potersi spacciare ancora a capo del suo illegale DPA !! ahahaha


    Serpelloni R.I.P.

    considero quella sua lettera come il proverbiale "canto del cigno" ....
    .. anzi .. forse in questo caso specifico dire "canto dell'avvoltoio" sarebbe più appropriato
    Ultima modifica di KGB; 19-04-14 alle 14:11
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    Guerrilla Gardening: salviamo la canapa: pastie.org/8660638
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  7. #47
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    Citazione Originariamente Scritto da cozzaro Visualizza Messaggio
    Tra le tante cavolate scritte nell'infinito post di pawan, vorrei sottolineare quanto indietro siano questi proibizionisti, lo scrivono pure...che ridicoli...sia la prostituzione che il gioco andrebbero legalizzati.
    già..
    l'altra sera a Servizio Pubblico c'era Salvini (Lega Nord) che parlando di prostituzione "spiegava" che è un fenomeno inarginabile e che l'illegalità crea solo ulteriori danni. Ha detto, testualmente, che "l'unica via è la legalizzazione"
    Discorso condivisibile, eh!
    Ma peccato che nessuno abbia ribattuto dicendogli:
    1) e la legge sull'immigrazione? Quella, rendendo illegale l'immigrato, non li crea i danni? Perchè non legalizzare anche quella? non sarebbe forse meglio regolarizzare (e quindi anche monitorare, per stimare il fenomeno) l'ingresso di immigrati, anzichè dichiararli TUTTI criminali???
    2) e la legalizzazione (o, meglio ancora, liberalizzazione) del consumo e autoproduzione di cannabis?

    Non capisce che è un controsenso essere a favore del pragmatismo verso un fenomeno ma al contempo restar favorevole alla repressione di un'altro?

    Strano che non ci arrivi da solo (il punto è che non vuole ... forse i leghisti che fumano cannabis son pochi ... e quelli puttanieri invece tanti ) a capire che anche la cannabis (e l'immigrazione) , come la prostituzione, NON vanno criminalizzate altrimenti si continuano a creare dei danni!!
    Ultima modifica di KGB; 19-04-14 alle 14:15
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  8. #48
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    Citazione Originariamente Scritto da sasso Visualizza Messaggio
    Io non ho avuto la forza di Sifone e non sono riuscito a leggere tutta quella marea di falsità. Ma non possiamo fare una denuncia o meglio una classe action nei confronti di questo bugiardo-diffamatore? Tanto gli studi veri dimostrano tutto il contrario di quello che dice.
    c'è anche il fatto che Serpelloni s'è spacciato per direttore del DPA quando sappiamo che non lo è.
    E questo è un reato! (e pure grave)

    Al momento il "capo" del DPA è Renzi

    Sarebbe come se uno si vestisse da controllore dei biglietti e andasse sul treno a multare, per far soldi, chi non ha il biglietto.
    Oppure uno che si spaccia per sbirro in borghese per poter rubare droghe ai consumatori. (fatti di cronaca già successi).

    Impersonare un pubblico ufficiale, sia esso delle fdo o un qualsiasi altro funzionario pubblico o peggio ancora il capo di un'agenzia pubblica è un reato grave, punito dalla legge.

    EDIT: il reato si chiama "sostituzione di persona":
    <<Se qualcuno, per procurarsi un vantaggio, un guadagno o un’altra utilità, o per danneggiare un terzo soggetto, finge di essere qualcun altro, si spaccia per qualcun altro, o si dà un falso nome, viene punito con la reclusione fino ad un anno. Queste “falsità” devono trarre in inganno qualcuno. Se nessuno cade in errore sulla vera identità o sulla vera qualifica del soggetto, si avrà eventualmente un tentativo di reato (in quanto tale punito meno severamente).
    (Codice Penale articolo 494)>>
    http://www.professionisti.it/enciclo...one-di-persona
    professionisti.it/enciclopedia/voce/46/sostituzione-di-persona

    è il primo risultato che ho trovato. Mi pare inoltre che spacciarsi per ufficiale pubblico sia un'aggravante.
    Ultima modifica di KGB; 19-04-14 alle 17:54
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  9. #49
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    Per curiosità ho sfogliato tutto il "manuale iconografico". Sono presenti alcune informazioni interessanti di cui non ero a conoscenza (per esempio le varie tecniche di ibridazione o di modifiche genetiche), oltre che ad una lista di molti strain con descrizioni dettagliate e anche siti internet su cui reperire i semi (lol).
    Ecco anche una serie di assurdità:

    -Nel mercato europeo della droga si trovano solitamente due diversi prodotti di cannabis: foglie di cannabis (“marijuana”) e resina di cannabis (“hashish”).

    -[...] sinsemilla , foglie di cannabis con principio attivo particolarmente elevato.

    -Non si comprende quindi come, alla luce di queste evidenze, vi siano ancora percezioni e opinioni secondo cui tali sostanze non sarebbero pericolose o addirittura dotate di effetti positivi per l’organismo umano.

    Interessante anche la lunga lista di studi scientifici che provano i danni provocati dall'uso di cannabis, verificabili soprattutto (ma non solamente) nella fase adolescenziale. Tralasciando ideologismi o teorie complottiste, voi come li commentate?
    Per alcuni è assurdo come non vengano riportati studi scientifici che provano esattamente il contrario (insorgenza di tumori, capacità polmonare ecc.)

    Ancora più incredibili sono affermazioni come:
    "Come verrebbe poi regolamentato il fatto che persone guidino una macchina, un autobus, un treno o lavorino sotto l'uso di sostanze stupefacenti psicoattive ma perfettamente legali, non potendole quindi sanzionarle? "
    Come se la guida sotto effetto di alcol (droga legale) non fosse sanzionata, addirittura a livello penale.

    Oppure l'affermazione secondo cui legalizzando la cannabis le fasce più a rischio sarebbero ancora più esposte. Sicuramente legalizzare ma proibire l'uso ai minorenni, insieme ad una campagna di sensibilizzazione nelle scuole veramente effettiva (cosa che non avviene assolutamente oggi), sarebbe meglio che lasciare il tutto nelle mani del mercato nero, il cui unico scopo è il profitto. Inoltre anche i consumatori maggiorenni potrebbero accedere ad un prodotto sicuro e controllato, non tagliato con ogni schifezza possibile e immaginabile; secondo me solo per questo punto varrebbe la pena regolamentare. Non so su quale pianeta questa gente viva, ma al giorno d'oggi per un ragazzino acquistare marijuana o hashish è tanto facile quanto comprare un panino al bar...
    Ultima modifica di weeding; 20-04-14 alle 18:27

  10. #50
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    Renzi capo del dpa? Mi sono perso qualcosa?
    «Impara a leggere le cose intorno a te/finché non se ne scoprirà la realtà./Districa le regole che non ci funzionan più/per spezzar poi tutto ciò con radicalità»
    AreA - L'elefante bianco
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    Zona MC - Nemici miei

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