Peccato non aver avuto i backup, del telefono in se non è che me ne fregasse molto anche perché l’avrei cambiato a prescindere. Ci sono state una serie di coincidenze sfavorevoli, però non essendo foto maniaco gli scatti erano sempre limitati.
Ti ringrazio per le belle parole, sai che non me ne frega un bel niente del movimento cannabico e non ne faccio parte, mi sento un cane sciolto, non ho mai chiesto favorì a nessuno, mai elemosinato niente e per questo credo di potermi permettere di dire come la penso, pur non facendolo di professione qualcosa di questo giochino l’ho imparato, anche se fumando sempre e solo il mio prodotto ho delle finestre temporali molto ampie dove non assaggio niente di nuovo, l’unica cosa che compro regolarmente è il fumo e come gli esperti di vino per essere esperti devono aprire tante bottiglie un presunto esperto d’erba dovrebbe assaggiare molti prodotti differenti, io al momento coltivo poche genetiche all’anno ma cerco di farlo al meglio possibile.
Paragonare quello che si fa a casa con pochi watt e quello che fanno nei capannoni con centinaia di lampade mi rendo conto che è stupido, però viene naturale per un amatore andare a ricercare certe caratteristiche precise nel prodotto industriale. Stoccare 1kg nei vasi di vetro, che verrà consumato in 3/4 mesi e stoccare 500kg in barattolini da 3,5g è tutta un altra storia, il fiore deve essere sostenuto in maniera differente. Il taglio quasi verde diviene necessario per mantenere la cima intatta. Se un coltivatore commerciale scaricasse come facciamo a casa dopo un paio di mesi le come sarebbero sgonfie come succede spesso a casa, e in un sistema dove prima compri con gli occhi capisci che una cosa del genere non può funzionare.
Filosoficamente c’è un collettivo che apprezzo molto anche se fumando poi il prodotto risultava paglietta, sono 710lab. Fanno principalmente estrazioni però i fiori che coltivano lo coltivano senza badare al bag appeal, quindi è facile trovare phenotipi con cime più aperte, meno rocciose, che fumano un po’ meglio della concorrenza. Ma anche lì è questione di culo, nei negozi a dicembre mi è capitato di acquistare barattoli raccolti a maggio, impacchettati a giugno e consumati a Dicembre. Per quanto siano sigillati la cima si degrada sempre e i terpeni si scaricano.
Penso che quindi non sia un discorso di amore e passione, ma mera strategia commerciale e scarsa cultura dei consumatori. Come sono sicuro che alle coppe non vengano presentati campioni da produzione ma prodotti selezionati e coltivati apposta per competere.
In Olanda per esempio, dove la coltivazione rimane illegale, non ci sono gli stessi problemi. I coltivatori sono indipendenti, i coffee shop comprano in base al prezzo inventando nomi in base alla qualità e a seconda delle botte di culo o di sculo puoi trovare erba buonissima oppure erba letteralmente infumabile. In California invece è molto standard è attraente sempre a livello visivo(i fondi di barattolo che ti rifilano alla GreenHouse a 12/13/14€ non li troverai mai, al massimo te li propongono come offerta a prezzi stracciati) però quasi mai hanno quel twist che ti fa drizzare le orecchie.
Pur avendo fatto un Kush/cookies tour non ho trovato neanche una cima mentolata a modo, ogni volta era come quando pensi di aprire un Barolo e dentro ci trovi un tavernello, stai lì a cercare le sfumature per convincerti di aver fatto un acquisto giusto quando in realtà cercavi e volevi tutt’altro.
Forse il problema è che ci sono andato troppo nerd e carico di aspettative, le situazioni comiche non sono mancate. La cosa che mi ha fatto più incazzare però è la preparazione media dei venditori, gente che se lavorasse da McDonald non farebbe differenza, non ti dico di conoscere tutte le linee genetiche di quello che vendi però devi essere almeno capace di spiegarmi e persuadermi se ti chiedo che differenze ci sono secondo te tra un cross gelato33 o gelato 45 come quando vado all’Apple store mi aspetto che il commesso sappia la differenza tra un iPad di 3a ed uno di 4a generazione e se non lo sai almeno improvvisa perdiana!
Va detto che girare con barattoli da 30g e aprirli davanti alla polizia non ha davvero prezzo, nonostante tutto sia improntato al consumismo cannabico la libertà che hai in California mi manca!