Raramente la morte di un organismo è tanto celebrata quanto durante il tempo del raccolto. E’ strano pensare che tutti noi viviamo della morte di un altro organismo e che a questo, con il tempo, siamo diventati insensibili. La natura egoistica dell’uomo induce a pensare che lo scopo di Madre Natura sia solo quello di rispondere ai nostri bisogni. Il raccolto è forse il momento che più ci avvicina alla natura, rendendoci coscienti di esserne noi stessi parte integrante. Ci ricorda che c’è una moltitudine di piante ed animali che rende la vita affascinante e la trasforma in un’incredibile esperienza. Non c’è dunque da meravigliarsi se al momento del raccolto, sono in molti ad essere felici di poter godere dei prodotti del proprio giardino! Tutta l’area a Nord dell’Equatore è giunta ora al momento più significativo della stagione vegetativa: il raccolto. Tempi addietro, in questo periodo, Ia gente si radunava per affrontare il grande e duro lavoro. Tutti si aiutavano reciprocamente per prepararsi adeguatamente ai freddi mesi a venire, mentre il terreno era lasciato riposare fino alla successiva primavera. Il raccolto doveva essere abbondante per garantire alla famiglia di passare l’inverno senza problemi. Erano dicevamo, altri tempi. Ora la vita si è meccanizzata e le famiglie non dipendono più unicamente dalI’aiuto degli altri, il raccolto non rappresenta più l’unica fonte di guadagno e di cibo. Oggi dipendiamo maggiormente dalla meccanica e dalla tecnologia, sia per fare il lavoro sia per sapere quando farlo.
Quello della canapa e del suo raccolto è tuttavia un settore dell’agricoltura che la meccanica ha trascurato: rimane dunque un lavoro che richiede molta mano d’opera. Ecco un settore dell’agricoltura, dove lo spirito dell’amicizia e dell’esperienza condivisa riunisce ancora gente di diverse estrazioni sociali e culture. Studiamo allora il raccolto della canapa in Europa e vediamo come, grazie ad un’erba, le nostre vite si avvicinano. Settembre e ottobre sono gli ultimi mesi nei quali frutta e grano possono ancora maturare e le piante dare i loro ultimi fiori: il freddo è alle porte. La canapa è come Ia maggior parte dei prodotti agricoli: germoglia in aprile-giugno e matura in settembre-ottobre. Come per altri prodotti, la canapa è dapprima tagliata, poi liberata dalle grandi foglie e messa a seccare. Una volta secca sarà trasformata in uno degli innumerevoli prodotti che grazie alla canapa si possono preparare… dalle medicine alle tinture, dai tessuti agli isolanti termici, dagli oli alimentari alla farina e via discorrendo. Il raccolto della canapa è molto pregiato, poiché tutte le parti della pianta trovano un impiego.
Il momento del raccolto
Tagliare la pianta una volta matura non è un’arte! Ci sono solo alcuni particolari da controllare per capire quale sia il giorno giusto, ma con l’aiuto di una lente di ingrandimento avrai la situazione in mano. Naturalmente anche la tua pianta segue i ritmi stagionali del tempo, cambiando il suo aspetto man mano che l’inverno si avvicina. Vedrai che le piante non ancora pronte alle temperature più fresche, inizieranno a cambiare il loro colore assumendo tinte rossastre. Questo cambiamento cromatico è solitamente causato dal fatto che la pianta non riesce più ad assorbire dalla terra il magnesio e gli altri elementi di cui necessita. Non preoccuparti se questo fenomeno accadrà anche nella tua coltivazione! A meno che l’inverno non arrivi repentinamente, il prodotto finale sarà comunque di buona qualità. La prima cosa che noti è che le lamine delle foglie diminuiscono proprio come sono aumentate all’inizio della crescita: durante la stagione vegetativa le foglie passano da 1 … 3 … 5 … 7 … 9 … 11… e poi diminuiscono a 9 … 7 … 5 … 3 … fino a una sola lamina. Quando avrà prodotto 3 o 4 set di foglie da 1 lamina la pianta sarà prossima alla fine del suo ciclo vegetativo. Il primo segno che il fiore sta giungendo al termine della fioritura è l’appassimento degli stigmi, che passano da un colore biancastro a tonalità giallo-marroni o rosse e iniziano a seccarsi. Anche l’aspetto della resina si modifica. Se guardi attentamente vedi che sulle foglioline e sulle infiorescenze il colore delle celle di resina (o tricomi ghiandolari), passa da una tonalità chiara e trasparente ad un colore ambrato. Generalmente, quando il 70% di una qualsiasi parte della pianta che stai osservando con la lente diventa di colore ambrato, significa che la pianta è pronta per le cesoie. II colore ambrato dei tricomi ghiandolari indica che Ia pianta è giunta a maturazione.
Dopo il taglio per garantire una perfetta essiccazione della pianta, devi avere alcune nozioni basilari. La temperatura del locale, dove appendi la pianta a testa in giù dopo aver eliminato le foglie più grandi, deve aggirarsi attorno ai 15° C. Una temperatura superiore farà seccare Ia pianta troppo rapidamente e a discapito dell’aroma. Durante Ia fase di essiccazione la umidità del locale aumenta fino a raggiungere un tasso del 70-90%. Nel locale devi mantenere un buon ricambio e una buona circolazione dell’aria, per permettere alla pianta di lasciar evaporare tutta la sua umidità. Un pertugio, una presa d’aria esterna o una finestra aperta (opportunamente oscurata) andranno benissimo. L’ultimo dettaglio riguarda l’illuminazione: il locale deve essere il più scuro possibile. Una cantina scura e fresca, come quelle per il vino, con un ventilatore (non diretto sulle piante!) per la circolazione dell’aria sarebbe il luogo ideale per fare essiccare il tuo raccolto.
Essiccazione
Siccome hai appeso l’intera pianta, avrai bisogno di un po’ di tempo per farla seccare. La pianta avrà perso tutta la sua acqua quando, normalmente dopo 2 o 3 settimane, il colore dello stelo del fiore sarà passato da verde chiaro a brunogrigio e, piegandolo con le dita, si romperà facilmente. A questo punto potrai tagliare via i fiori. Meglio tagliarli con le forbici, perché strappandoli con le mani si staccherebbero anche delle fibre dello stelo.
Conservazione
Il locale di conservazione deve essere secco: si deve, infatti, impedire che la pianta essiccata assuma l’umidità dell’ambiente circostante. Se Ia pianta essiccata dovesse prendere umidità rischierebbe di ammuffire. Molti pensano che più a lungo si conserva la canapa, più questa migliori le sue qualità. Durante una lunga conservazione invece, le sostanze attive come il THC e il CBD e altre ancora tendono a deteriorarsi e di conseguenza il prodotto perde le sue virtù. Per valorizzare al meglio il tuo raccolto, devi togliere tutte le foglioline verdi dai fiori in modo da ridurre la quantità di clorofilla contenuta nel prodotto finale. Aumentare la quantità di infiorescenze a disposizione, e ridurre le parti verdi della pianta, ti permette di ottenere la massima concentrazione di aromi. Potrai apprezzare e comprendere il vero e complesso aroma della canapa solo quando il fiore essiccato in modo graduale e completo. Se tieni questi fiori in un contenitore ermetico nel frigorifero li manterrai freschi per uno o due anni! Li puoi anche congelare, ma devi essere sicuro che i fiori siano perfettamente secchi, e impacchettati sotto vuoto, altrimenti congelano e deperiscono.
A cura di SHANTIBABA Breeder della Mr Nice Seedbank. Tra i massimi esperti mondiali di genetiche
e semi di cannabis. Padre di alcuni degli strain più famosi al mondo tra cui White Widow e Super Silver Haze.”
Foto 1: Piante coltivate di serra 3 settimane prima del raccolto; Foto 2: Piante di MSN Shit 2 settimane prima del raccolto; Foto 3: Nella foto si vedono Tricomi (glandi di resina) trasparenti e altri ambrati: questo significa che la pianta non ha ancora finito di maturare; Foto 4:Tricomi di resina dal colore ancora molto trasparente.Il colore cambia da trasparente ad ambrato, quando la pianta matura completamente; Foto 5: Piante coltivate di serra pronte per essere raccolte; Foto 6: Raccolto messo ad essiccare di MRN Shit; Foto 7: Tricomi di resina del fiore maturo di una pianta La Nina.